Lattice, nitrile o vinile? Come scegliere il guanto giusto pt 2

Avverti prurito in bocca o sulla lingua dopo una visita dal dentista? Dopo una bella nuotata con tanto di “pinne, fucile ed occhiali” ti sei ritrovato a grattarti piedi e viso a più non posso? Hai portato la tua bicicletta dal ciclista e non appena varcata la soglia hai cominciato a starnutire? Probabilmente i tuoi sono i sintomi di un’allergia al lattice!
Per allergia si intende una serie di disturbi causati dall’ipersensibilità del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue nell’ambiente, come nel caso appunto del lattice; l’organismo ha una risposta immunitaria inadeguata all’inalazione delle proteine contenute nel lattice, che si manifesta attraverso sintomi come lacrimazione, starnuti, tosse, difficoltà nella respirazione ecc…
In questi casi dunque, dopo aver effettuato le dovute indagini, bisogna procedere nella cernita di tutti gli oggetti che contengono lattice e vi assicuro che sono molti più di quanto si possa immaginare: adesivi, borse, materassi, guarnizioni, cinture, scarpe, bende… si potrebbe continuare per ore.
Nel settore sanitario poi, la situazione si fa ancora più difficile perché il lattice è presente ovunque, dai dispositivi per la rilevazione dei parametri vitali ai dispositivi di protezione passando per agocannule, contagocce, elettrodi, sacche e GUANTI.
In alternativa a quelli in lattice, che comunque negli ultimi anni hanno fatto registrare molti meno casi di allergie gravi, grazie alle varianti prive di talco (principale responsabile della diffusione aerea) o a basso contenuto di proteine, possiamo considerare i guanti in vinile (PVC) (ne abbiamo parlato anche QUI) o quelli in nitrile che, ahimè, in alcuni rari casi, possono però provocare irritazioni o dermatiti in soggetti particolarmente sensibili ad alcuni residui chimici utilizzati nel lungo processo di produzione che porta alla loro realizzazione.
Tuttavia negli ultimi anni, per ovviare a questa evenienza, sono stati messi a punto processi di lavaggio prolungati che riducono notevolmente questo genere di residui sulla superfice del guanto.
Nel caso di allergie certificate comunque basterà guardare la confezione esterna dei guanti per definire se il prodotto che abbiamo tra le mani sia quello giusto.
Innanzitutto troveremo le etichettature riguardanti gli allergeni:
Es.
Troveremo inoltre informazioni relative alle idoneità alimentari:
Es.
Acquosi | Alcolici |
Acidi pH < 4,5 | Oleosi grassi |
Lattiero caseari | Alimenti secchi |
Ci sono poi indicazioni relative alle certificazioni; innanzitutto il marchio:
Il marchio CE significa Conformità Europea ed attesta che il prodotto rispetta le normative vigenti all’interno della Comunità Europea.
Attenzione, senza questo marchio il guanto non può essere venduto né utilizzato in ambito professionale.
A seguire potremmo trovare l’etichettatura che indica se è o no un Dispositivo Medico:
Con la relativa Classe di appartenenza, definita in funzione della loro complessità e del potenziale rischio per il paziente.
Le classi sono quattro:
la Classe I è quella dei dispositivi meno critici; all’interno della classe I sono individuabili 3 sottoclassi: la Classe I Sterile, la Classe IM (aventi funzione di misura) e la Classe IR che comprende i ferri chirurgici riutilizzabili;
la Classe IIA è quella che comprende i dispositivi a rischio medio; la Classe IIB è dedicata ai dispositivi a rischio medio/alto ed infine la Classe III che indica i dispositivi ad alto rischio (impiantabili, contenenti farmaci o derivati animali e strumenti che agiscono sulle funzioni di organi vitali).
Sempre in riferimento alle certificazioni si potrebbe trovare quella relativa ai Dispositivi di Protezione Individuale:
Anche questa classificazione è suddivisa in categorie, maggiore è il numero, maggiore sarà il rischio relativo all’attività svolta:
CAT I: rischi minori, autocertificazione; CAT II: rischi di livello intermedio che non rientrano nelle cat. I e III, certificati da ente accreditato; CAT III: rischi molto gravi che possono causare la morte o danni irreversibili alla salute, certificati da ente accreditato.
Speriamo di non avervi annoiato con le nostre chiacchiere…
Nella prossima “puntata” parleremo di corretto utilizzo e smaltimento dei Guanti!