Interviste

Cosa fare per rendere più sicura una casa di riposo per anziani?

Oggi abbiamo intervistato Nicola Scarano, coordinatore infermieristico della Casa di riposo “San Michele Arcangelo” di Monte Sant’Angelo (FG):

CIAO NICOLA, INNANZITUTTO BEN ARRIVATO SUL NOSTRO BLOG. SEI LA PRIMA PERSONA CHE INTERVISTIAMO, QUINDI COGLIAMO L’OCCASIONE PER RINGRAZIARTI DELL’OPPORTUNITA’! ALLORA, RACCONTACI IN UNA FRASE CHI SEI?

“Sono un infermiere che ha avuto la possibilità di fare la differenza!”

SPIEGATI MEGLIO…

“Terminati gli studi superiori mi sono iscritto al corso di Infermieristica, spinto dalla forte passione per il mondo dell’assistenza sanitaria. Nel 2012 mi sono laureato e poco dopo sono approdato nella casa di Riposo in cui tutt’ora lavoro prima da infermiere, poi da coordinatore infermieristico. Nel corso degli anni ho seguito molti corsi di formazione, sono diventato un volontario del 118 ed ho preso un Master in ‘Management per le funzioni di coordinamento nell’area delle professioni sanitarie’. Mi sono chiaramente specializzato nell’assistenza alle persone anziane e, complice anche la pandemia da Covid-19, ho avuto la possibilità di sperimentare con mano, sia come infermiere che come coordinatore, quanto fondamentale sia l’esecuzione attenta e puntuale dei protocolli legati alla prevenzione della diffusione di microrganismi, potenzialmente fatali, nei contesti sanitari e socio sanitari.”

VISTO CHE E’ VENUTO FUORI, RACCONTACI UN PO’ COME SIETE RIUSCITI A CONTENERE E CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS ALL’INTERNO DELLA VOSTRA STRUTTURA

“Innanzitutto, abbiamo deciso fin da subito di vietare sia i nuovi ingressi che le visite, poi successivamente, quando la situazione è cominciata a rientrare, abbiamo predisposto un piano di ripresa progressiva dei contatti. Chiaramente questo ha portato un po’ di scontento generale tra i nostri ospiti ed i loro cari, che comunque hanno compreso la necessità di questa misura. Non appena possibile, però, abbiamo realizzato il Muro degli Abbracci e tutti ne sono stati contenti. Ovviamente abbiamo cominciato ad utilizzare maggiormente tutti i Dispositivi di Protezione Individuale necessari ad evitare qualunque tipo di contaminazione; le mascherine FFP2 innanzitutto, i guanti, le tute, i calzari e tutto ciò che poteva mettere al sicuro gli ospiti e gli operatori. In questi momenti seguire scrupolosamente i protocolli è di vitale importanza, come di vitale importanza è avere a disposizione il materiale giusto. Si è fatto un gran parlare di mascherine certificate, di certificazioni valide ecc. e fortunatamente, quando ci si affida ad aziende ormai storiche come la vostra si ha la certezza di essere in mani sicure. “

GRAZIE NICOLA! TRA I NOSTRI PRODOTTI QUALI SONO QUELLI CHE UTILIZZATE MAGGIORMENTE E CHE DURANTE IL PERIODO PIU’ COMPLESSO DELLA PANDEMIA VI SONO STATI DI SUPPORTO?

“Innanzitutto i guanti, nello specifico il Reflexx N80  è stato quello che abbiamo utilizzato più di tutti assieme anche al Reflexx 46. Eccellenti nelle performance. In quei momenti è importantissimo avere un guanto resistente ed estremamente elastico. I guanti venivano utilizzati per qualunque cosa, erano praticamente come una seconda pelle e cambiati continuamente e possiamo dire che la percentuale di rotture è bassissima!

In secondo luogo poi l’Lh EasyRub. È efficace nella disinfezione e lascia la pelle delle mani idratata grazie alla vitamina E e al pantenolo, e questa non è una cosa da sottovalutare. Purtroppo dopo più di due anni di lavaggi delle mani frequentissimi (siamo dei grandi sostenitori dei 5 momenti del lavaggio delle mani, che nell’ultimo periodo sono diventati 10) (ride) e di gel disinfettante la cute delle mani degli operatori e anche degli ospiti è messa a dura prova. Questo oltre che costituire un problema di tipo personale (bruciore, dolore ecc) può rappresentare un grave rischio per le infezioni correlate all’assistenza, per cui avere un prodotto che disinfetta e nello stesso tempo idrata e protegge è quanto di meglio si possa desiderare.

In ultimo, ma non per importanza l’Lh Quatfen Spray e l’Alcor  che utilizziamo per la detersione e la disinfezione di suppellettili e attrezzature varie (e anche del Muro degli Abbracci) e l’Lh Ambiente che utilizziamo praticamente dappertutto (pavimenti, biancheria, servizi igienici ecc).”

QUAL E’ IL CONSIGLIO PIU’ IMPORTANTE CHE DARESTI A CHI COME TE OPERA NEL SETTORE DELL’ASSISTENZA AGLI ANZIANI?

“I punti di partenza sono la dedizione, la sensibilità e il rispetto. Ogni giorno rappresentiamo per i nostri ospiti una risorsa e potenzialmente un rischio. Siamo responsabili del loro benessere, sia fisico che psichico; siamo la loro famiglia e la struttura è la loro casa, quindi tutto ciò che li circonda deve idealmente essere accogliente e sicuro sotto ogni punto di vista.

Tutto questo può essere realizzato attraverso la preparazione e la formazione costante degli operatori, sia in termini di procedure sanitarie e non, sia sotto l’aspetto strettamente igienico come ad esempio l’utilizzo corretto dei DPI, la corretta igiene delle mani, un’adeguata pratica di pulizia, disinfezione e sanificazione in base alle aree di rischio ecc. È inoltre necessario che ci sia organizzazione sotto tutti i punti di vista quindi, organizzazione degli spazi, istituzione dei protocolli di azione, controlli qualità ecc.

I risultati si ottengono solo attraverso la redazione e l’attuazione di un modello organizzativo condiviso da tutti gli ‘attori’ dello spettacolo ed io, nel mio piccolo, cerco di fare del mio meglio!”

NICOLA, TI RINGRAZIAMO MOLTO PER IL TUO CONTRIBUTO. E’ SEMPRE INTERESSANTE CONOSCERE IL PUNTO DI VISTA DI CHI STA DALL’ALTRA PARTE. NOI, DAL CANTO NOSTRO, CERCHEREMO DI ESSERE SEMPRE PRONTI ED ATTENTI ALLE VOSTRE ESIGENZE!